Eventi

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Eventi della scuola

In visita al Centro della Cultura per l'infanzia

Nei giorni 27 e 28 novembre 2019 i bambini delle sezioni A e B si sono recati presso il CEA in via Pisa dove hanno partecipato al laboratorio "RICICREANDO"- riuso materiale di carta, hanno ascoltato tante storie e hanno avuto la possibilità di consultare tanti libri interessanti.

 

 

Santa Cecilia

22 Novembre 2019 - Santa Cecilia 

 

La banda del maestro Lemma

 

Un momento di festa

 

 

Giornata di Inizio anno

 

 

DISCORSO DON GINO

FESTA INIZIO ANNO 12 OTTOBRE 2019

Quando si chiede di prendere la parola naturalmente uno dice “quante parole diciamo”. Io adesso devo aggiungere altre parole. Intanto,secondo me, mi permetto di dire a tutti “Benvenuti”. E’ molto importante questo raduno, questo vederci, e dobbiamo stare molto attenti a certi verbi che usiamo. Per esempio, “vederci, guardarci, ascoltare, accompagnare”.  Mi voglio soffermare su un verbo: ASCOLTARE. Tutti i bambini vogliono essere ascoltati, il nonno vuol essere ascoltato, l’amico vuol essere ascoltato. Ma quando ascolti, io lo sto imparando questo, devi testimoniare che l’altro è importante per te. Perché se l’altro non avverte che tu sei importante per chi ti sta ascoltando l’altro smette di parlare, viene meno la parola. Come in questo momento io sto parlando e voi state ascoltando; devo percepire che io sono importante per ciascuno di voi, altrimenti smetto di parlare. L’altro giorno facevo un raduno di genitori e ce n’era una in particolare che ,come fa il ragazzino, una mamma, stava con il telefonino, l’ho guardata, l’ho riguardata, sono andato vicino, la chiamavo per nome, non ha smesso, per lei non ero importante, ho smesso di parlare, quindi io devo smettere di parlare adesso perché non sono importante per te. Questo è molto decisivo per ciascuno di noi, la famiglia è un luogo di ascolto. I parenti , gli amici, vogliono essere ascoltati, tuo marito vuol essere ascoltato, tua moglie vuol essere ascoltata, il bambino vuol essere ascoltato. Per cui capisco bene che il papà quando rientra a casa deve tacere perché il bambino deve parlare, deve invitare il bambino a raccontare, perché il bambino si deve sentire più importante del lavoro che fa il padre, e così la madre, e così per il prete, e così per l’insegnante. E così per ciascuno di noi.

È grande questa avventura dell’Asilo  S. Rita perché non è che troviamo un servizio standard, qui troviamo la possibilità di soffermarci sull’essenziale, e naturalmente di fare anche il necessario. Però se non c’è l’essenziale, e la prima cosa essenziale dentro un rapporto educativo è lo sguardo.  Senza sguardo non si cresce. Senza ascolto non si cresce. Senza riflessione, senza domandarsi non si cresce. Allora io ringrazio voi tutti e ringrazio la direttrice, il personale docente, il personale non docente. Tutta quanta la grande famiglia dei genitori. Un applauso grande va ai bambini che sono la speranza della nostra società. Perché se noi vogliamo una società diversa dobbiamo educare i bambini, se vogliamo una società positiva dobbiamo educare i bambini, dobbiamo educare i giovani. Per cui bisogna spendersi per l’educazione dei bambini e degli adolescenti e dei giovani. E poi facciamo in modo che questo luogo, e in questo dobbiamo impegnarci tutti sia bello da tutti i punti di vista. Questo ambiente è di tutti. Che ci possa essere la festa della persona, di ciascuno di noi. La scuola è, come il termine stesso dice, significa studiare. Studiare significa guardare la realtà per capire il senso che ha. Perché oggi gli adulti avvertono la grande angoscia del vuoto di senso delle cose, non possiamo trasmettere questo. Perché già noi stiamo male, immaginate i figli: stanno male se non c’è un senso, e il senso viene dalla Presenza. Scusatemi, un grande applauso al grande coro dei genitori e a tutti quelli che collaborano perché ci possa essere sempre questo evento. Il vero evento non è tanto questa festa ma quando avviene l’incontro tra di noi. Grazie

 

INTERVENTO DIRETTRICE

Benvenuti alla festa di inizio anno della scuola. Siamo presenti tutti: bambini, insegnanti, genitori, nonni , don Gino, tutti coloro che amano questa scuola e desiderano farla diventare sempre più bella e accogliente.

I nostri bambini sono qui per crescere, ma non si cresce da soli. A noi spetta il compito di accompagnarli, di insegnare loro a guardare. Il  guardare è diverso dal vedere, ti aiuta a scoprire che cosa è racchiuso nella realtà, che cosa si cela dietro l’apparenza delle cose.

Inoltre la nostra scuola vuole essere un luogo di incontro, direi di incontro di sguardi. Abbiamo bisogno di questa cultura dell’incontro per conoscerci, per amarci, per camminare insieme, pur con le naturali diversità che non devono essere motivo di divisione ma una risorsa.

Le famiglie possono fare tanto, collaborando tra loro e con gli insegnanti. Sono già in atto alcuni tentativi, dal coro, presente anche oggi, al teatro dei burattini, all’organizzazione di eventi.

In questa occasione abbiamo voluto festeggiare i nonni perché sono, come dice Papa Francesco, le radici e la memoria di un popolo, sono come gli alberi che continuano a portare frutto, pur sotto il peso degli anni. Svilupperemo nel corso dell’anno un progetto: “I nonni si raccontano”, invitando i nonni a parlare di loro.

Doniamo a tutti loro una preghiera, come segno della stima e dell’affetto che nutriamo nei loro confronti.

Buon anno a tutti!

 

 

Incontro - Dibattito

Sabato 6 Aprile alle ore 17.00 presso il centro educativo della Parrocchia S.Rita di Taranto

si terrà un incontro-dibattito con il prof. Marcello Tempesta dal titolo:

"Per educare un figlio occorre un villaggio" - L'educazione e le sue sfide.

L'evento è aperto a tutti. Al termine sarà possibile consumare insieme un aperitivo.

Per informazioni telefonare al 3331294595.

Chi siamo

Fondazione Giovanile "S.Rita da Cascia"
Piazza S.Rita da Cascia, s.n. - TARANTO
P.IVA :  02387880731 / C.F. 90129160736

Telefono / Fax : 0997796280
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